Il Colle del Gran San Bernardo si trova a 2473 metri di quota ed è la località più nota della Valle del Gran San Bernardo. Si tratta di un valico alpino che collega Aosta e l’omonima valle con la Svizzera, precisamente con Martigny, cittadina che si trova nel Vallese, non lontano dal lago di Ginevra.
Le ragioni per la notorietà del Passo del Gran San Bernardo sono molteplici. Innanzitutto c’è l’innegabile bellezza del panorama che si gode dalla cima nelle giornate terse. In secondo luogo ci sono ragioni religiose, visto che da qui passano ancora oggi i pellegrini della Via Francigena ma anche storiche, poiché nel 1800 Napoleone Bonaparte attraversò questo valico con i suoi armati.
Da vedere:
l’Ospizio:
fatto edificare da San Bernardo nel 1045 per dare rifugio e ristoro ai viandanti provenienti dal Nord Europa, soccorrendoli anche in caso di necessità. L’antico Ospizio è ancora aperto e funzionante durante tutto l’anno, grazie all’alternarsi dei canonici. Non mancate di visitare il Museo del Tesoro, che espone alcune reliquie di San Bernardo, paramenti liturgici e opere di gioielleria sacra, e l’adiacente Chiesa del XVII secolo con la cappella col coro ligneo.
I cani San Bernardo
L’Ospizio di San Bernardo ha dato il nome alla località ma soprattutto ai famosissimi cani San Bernardo, allevati dai Canonici e utilizzati per la ricerca e il soccorso dei viandanti in difficoltà. Le storie legate alla forza e al coraggio di questi animali sono molte e tra le tante spicca quella di Barry I, mitico animale che da solo riuscì a trarre in salvo più di quaranta persone, incluso un bambino semi congelato che trasportò in groppa.
Terminata la visita della Chiesa continuate verso il Museo del Gran San Bernardo, che illustra la storia del luogo e degli omonimi cani. Al suo interno si trovano alcuni reperti archeologici, un diorama con gli animali della zona, filmati e oggetti storici, anche se l’attrazione principale è indubbiamente costituita dai mastodontici molossi alpini che sonnecchiano pacifici nel cortile del monastero, sotto lo sguardo degli addestratori che li portano qui durante il periodo estivo.